Dune spezzate

Da un DVD "Ermitage Cinema" di Marigrade, una proposta che stazionava se non proprio dal 1930, da lungo tempo. In quell'anno Josef Von Sternberg diresse una coppia di attori fatali memorabile, lasciando in "Marocco" due vite intensamente spezzate.
Per la Paramount, Marlene Dietrich and Von Stern goes to Hollywood. La tedesca a formare con Gary Cooper, stessa classe, una relazione spasmodica e difficoltosa. Soubrette da cabaret, da un locale all'altro, in quel 1930, dalla Germania ad Essaouira (Mogador berbera). Senza muoversi dalla campagna berlinese. "Passeggera suicida", Amy Jolly, in cerca di "comprensione e cortesia", tra vuoti "spandi e spendi Effendi", il legionario Cooper pare l'unico a farlo. Tipo complicato, pure lui. "L'amor non dura..." canta Mademoiselle Amy, pantaloni da uomo memorabili baci lesbo.
Dall'orchestra del poggio, note espressioniste, poi dialoghi sottili e graffianti (ricchi quanto ignoranti). Come ti scansa la Dietrich...Seduta scomposta, mentre galletto Cooper gongola. Carrellate mature, a raccordare la naturalezza dei due protagonisti che profuma di dolce improvvisazione. La sottile ironia del romantico autore viennese smorza il sentimento amoroso, già splendidamente, tormentato. Il poetico e tragico finale impreziosisce questa pellicola d'amore: Amy è una donna che ama il suo uomo, via le scarpe, con le altre a spingere le dune.
(depa)

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