"...non si scorda mai"

Rieccoci! Sala Porty Hostel, Port Antonio, Jamaica, again on the stage! Il film suggerito da Depa è di quelli chiaramente appetitosi per le fauci purtoppo non più così voraci di questo cinefilo. Un Dino Risi del 1978 con protagonista Ugo Tognazzi dal titolo “Primo Amore”. Film decisamente piacevole, soprattutto nella sua seconda parte e con un finale lieto e saggio. Buono.

Un altro sorso di Resnais

Finito di ri-vedere, in Sala Valéry, "Providence". Alain Resnais è uno di quei pochi registi, per il sottoscritto, per cui due volte è meglio che una. Uno, per dipanare l'intricato incantesimo cinematografico; due, per godere ancora una volta della musica per immagini che, di certo, percorrerà lo schermo. Pellicola del 1977, con una manciata di grandi interpreti, è un'altra perla letteraria e visiva dell'autore francese.

Vendette di Stato

Altro Steven Spielberg, in sala Valéry. Complice "Iris" o canali simili, quasi sempre ad offrir cinema decente. Stavolta la serata è stata ancora più completa, con documentario prima e film dopo. Il fatto: durante le olimpiadi del 1972 a Monaco, il 5 settembre, un gruppo armato palestinese, legato all'organizzazione Settembre Nero, sequestra ed uccide 11 atleti israeliani. Da qui la vendetta del Mossad, alla chetichella come ogni servizio segreto che si rispetti, in giro per l'Europa. "Munich", del 2005, al di là della materia trattata (il soggetto rielabora un libro inchiesta): pessima scrittura, recitazione grezza, accozzaglia hollywoodiana davanti alla quale è una fatica arrivare in fondo alle quasi 3 ore. Strano per un maestro dell'entertainment.

Natura viva in cornice dorata

Agosto di letture, il cinema scivola, il Cinerofum crolla. Proviamo a tapullare quest'estate di ben poca pellicola. Nei pressi del ferragosto, classico televisivo, fu trasmesso "Lo squalo" di Steven Spielberg. Del 1975, terzo lungometraggio del regista, uno dei film più celebri di sempre, grazie all'accattivante veste d'avventurosa lotta per la vita, all'ottimo ritmo, senza note inutili, ai personaggi ottimamente caratterizzati e al marketing azzeccato. Volet o nolet, la storia del cinema.