Appena finito di vedere "Frantic", in sala Valéry, soddisfazione per due ore di cinema curato e avvincente. Thriller del 1988, in esso Roman Polański reinfuse quella suspense da brivido freddo, con intrigo mediorientale, che lo rese firma riconoscibile.
"Introducing Emmanuelle Seigner". Sbandate sinistre, scorci di coppia ricca americana, "Promesse...". Ennio Morricone alle fondamentali musiche, per sospesi attimi hitchcockiani. Harrison Ford calzante, col suo scavato cruccio, ironia pendente rattrappita in sgomento. Non fumerà una sigaretta, ma terrà il sangue freddo. Dal "Gym tonic", al "A touch of class", regia affabile e intrigante, attenta ai dettagli scenografici e psicologici. Scherza sapientemente col caso, Polanski, "Bianca Signora, pura come la neve". Cadaveri e gatti. "Sei molto carina". Serpeggiante scatenata Seigner, suona attorno Grace Jones, ma palo Ford vede solo Cipro.
La Ele presente (endevanada), "forse finale affrettato", così almeno ce lo ricordiamo. Ma concordiamo sull'ottima fattura di questa pellicola tutta gialla.
(depa)
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