Il terzo film scritto e diretto da Lisandro Alonso è il più ambizioso: "Fantsasma", del 2006. Col rischio di innamorarsi di sé, così fan tutti, il regista argentino presentatoci dal "Foglio", chiama i suoi protagonisti per smarrirli nella loro meta-rappresentanza di sé.
Un accenno e via, tre minuti al buio, nero rock. Interessante sequel, col rischio grave di autocelebrazioni , prosegue il silenzioso cammino nel cimitero sociale. Nell'Al di là quotidiano, dove gli orrori stanno in silenzio, muti. Ricorda lo sconfortato esistenzialismo dei nuovi cinema asiatici, ottimi esponenti della Nuova Ondata a cavallo del III° millennio. Per non correre il rischio di girare in cerchio, la'utore rientra nel proprio nocciolo. C'è. Ma è solo Cinema.
I fantasmi appresso i morti. "...in molti casi siamo noi...".
(depa)
I fantasmi appresso i morti. "...in molti casi siamo noi...".
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