Sua maestà la morte

Riconosciamo a "Iris" il merito di aver introdotto King Vidor nel Cinerofum. La storica e controversa firma statunitense, nel 1940, realizzò un'impegnativa pellicola d'avventura e sterminio. Rangers, pionieri spietati, esploratori in nome di Sua Maestà e la Scienza. Anche il "Passaggio a Nord Ovest" è maestosamente lastricato di cadaveri.
"M.G.M in Techincolor", "Starring Spencer Tracy", piacere ritrovare a breve giro l'attore di Milwakee, con quindici anni in meno: energia dirompente. 1759, Guerra con francesi e indiani (Canadesi progressisti). Rischioso bere quando i muri hanno le direttive. Pubblica gogna pei dissidenti. Senza più rum per 35 miglia. In clandestinità, pittore cartografo. Dalla sua autobiografia, politiche coloniali, Ranger e Giubbe Rosse, stavolta alleati contro i nemici comuni. Inglesi, irlandesi, scozzesi, americani. Gli abenaki. Una passeggiatina...pure cruenta.
Vidor nella cura dei dettagli avventurosi e militari, nell'orchestrazione dell'ampio cast, con una regia dal taglio classico, ancora razzista e criminoso verso gli indiani, di cui fa strage, al grido di "che colpo!". Le scene di battaglia mostrano il lato più "moderno" del director, con riprese spettacolari quanto truci. Pellicola sicuramente celebrativa dell'imperialismo scientifico, vedi il finale. Nell'analisi del controverso autore, amante della carrellata, possono cogliersi sequenze rilevanti (come il primo piano sul ranger in preda alla furia omicida, col commilitone che gli chiede se non ne avesse abbastanza).
Proprio come nella locandina, nessuna donna, solo indiani ammazzati. Il regista di Galveston celebrò così la figura del ranger Robert Rogers, tutore della disciplina e del morale, Maggiore fitzcarraldiano, trascritta in romanzo da Kenneth Robert. E via, verso altri genocidi!
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento