Gangset

Quelle serate impreviste in cui ripieghi sul canale TV. "Iris", figlio di mediaset, stasera ha proposto un film di e con Ben Affleck, del 2016, ambientato tra i gangster del Proibizionismo. Senza sapere come, l'attore statuario impostosi a blocbaxter è riuscito a coprirsi d'aura autoriale. Non certo grazie a "La legge della notte" (t.o. "Live by night"), scontato quanto inutile. Brutto, avete presente?
"Warner Bros" investì molto su questo romanzetto. Non riuscendo a rientrarvi. Ma che strano! Storia di un marine incazzato, "fuori legge" extra mala, tipo da batteria di origine irlandesi in mezzo alla coppa campioni dei Gangster bostoniani (poi Tampa). Già l'intreccio pone molte domande sulla sua opportunità, vada per un certo vezzo per piani sequenza e movimenti sinuosi. Ma dialoghi pessimi, scrittura superficiale e regia impalpabile, nella "Valéry" fanno sospirare "uno dei peggiori visti".
Evidentemente il cinema ha utenti per questo tipo di servizio, col finale tremendo, col padre che spiega al figlio mezzo orfano che "Il paradiso è qui. Ci siamo dentro" (colonna sonora insopportabile). Incredibile. Gli errori si pagano. vero; quindi, basta regie di Ben Affleck.
(depa)

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