Nella nostra iniziativa a tre, Elena, io e Monica Vitti, la seconda tappa ha previsto una sosta da Mario Monicelli. Era il 1968 quando rese altisonante, gridato, un soggetto semplice quanto l'istintiva simpatia dei due grandi interpreti del cinema romano. "La ragazza con la pistola".
Monica, una veduta per nulla "mala", e "San Giovanni!". L'intelligenza di Monicelli disseminata nei dettagli spiritosi quanto impietosi. Commedia contro patriarcato e maschilismo, ma non solo. Mai facile con Mario. Vitti scatenata, mattatrice, "Ma come, a chiave tu a me mi chiudi?". Abbandonata ancor prima che sedotta, quindi sicaria in terra britannica..."Due o tre anni di prigione onorata", è un'idea (meglio Edimburgo). Nel massimo splendore, Monica rossa come il fuoco. Grandi location: Sheffield, coi camini nucleari, Jersey, Londra...Occhio per occhio, durello per. Non dimenticare lo storico caratterista partenopeo Carlo Giuffré (1908-2018). Puttana e figlia di puttana, il teatrino può proseguire. Autentica ronde, così scentrata sull'elastico delle passioni, su tutto e nessuno.
(depa)
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