Ma per denaro

Perché Fred Zinnemann (1907-1997) passasse dalla "Valéry", doveva arrivare una soffiata da Mino. "L'ho visto a Genova, in centro". Era il 1973 quando i regista austriaco (oggi polacco), presto californiano, fece la spola tra Parigi e il capoluogo ligure, sulle orme del killer senza nome assoldato per il presidente De Gaulle. Tutto al millisecondo per "Il giorno dello sciacallo".
Agosto 1962. OAS. Già da "Universal", tamburi per tempi tempestosi. Roma, Londra. Ritmo serrato. Si guadagna il suo compenso, "The Jackal". Genova, caruggi, truogoli, Principe (al Columbia). Parigi, Montparnasse, FNAC...Dal romanzo del 1963 dell'inglese Frederyck Forsyth, un buon esempio di film di spionaggio, rigoroso e dettagliato come richiede la delicata missione.
A 50 minuti dalla fine, la falsa identità salta. Il tempo scorre. Che volpe, lo Sciacallo. Suspens, alla francese, tenuta solidamente da un'impassibile regia cronachistica, ma capace di movimenti sinuosi quanto efficaci, di un montaggio col mirino.
Peccato. No, dico...
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento