Sterminati

Nella caleidoscopica filmografia del prematuramente scomparso Kim Ki-duk, appare anche "Real fiction", del 2000. Cruda stilizzazione visiva del mondo dei soprusi, è uno dei picchi della disincantata sperimentazione dell'autore sudcoreano. Metacinema sulla Società della Violenza.
Smaccata misticanza teatral-cinematografica. L'occhio di qualcuno osserva sempre, influendovi. Le sue tematiche, dinamiche e tensioni intime. Gettate in strada, esplose in pubblico. Cosa scatta quando scattiamo? Chi? ("Un altro me?"). Il nostro ruolo? Le nostre maschere? ("Recitare il mio opposto"). Violenza, sesso, vendetta, lungo una striscia di omicidi. Finzione? Cos'è realistico? Quante azioni vere, posizioni autentiche? Storytelling del reale, attraverso la brutale finzione. A Kim piacque molto, anche a noi.
(depa)

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