Al "Korean FF" di Firenze, edizione 2021, la sezione "Retrospettiva Moon So-ri" mi trovava sempre lì (nella "Valéry"). Che fosse il terzo lungometraggio di Im Sang-soo, autore di Seul. classe 1962, il film erotico "La moglie dell'avvocato" (t.i. "A good lawyer's wife"), frustrazione borghese come tante, girata nel 2003, poco importa. Tutto il sex appeal della versatile e completa interprete sudcoreana...basta così.
Un po' uno scossone, ché forse non è il mio genere (si dice così, no?). E' una commedia sexy, coi balli travolgenti della Luna. Passioni, attenuate e no. Il sesso come fuga. Qualche momento di bassa, come la gita in montagna. Quindi un racconto d'erotismo, sincerità e onestà con se stessi (in Europa ne hanno fatti a bizzeffe). "Vivere la vita lucidamente". Tsz. Intima insoddisfazione, ogni gesto è uno sfogo. "Tu non sei più contemplato". Dinamica degli urti, collisioni tra due corpi (sviluppa energia, deformazione dell'anima). Sino agli sfregamenti che portano calore. Regia imbambolata, quella di Im, e noi con lei. Per Moon So-ri.
(depa)
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