Sergio Martino. Ma soprattutto, sottotutto, dappertutto, Debora Caprioglio. Il regista romano ha percorso tutti i generi, penetrando pure l'erotico, trovando nella lattea abbondanza dell'attrice mestrina la colazione perfetta d'ogni alzata. "Spiando Marina", del 1992, si thrilla solo per Lei.
L'intreccio ci sarebbe anche. Un intrigo poliziesco. Ma qui prodet? Ciò che conta non sono le tensioni impossibili, le zommate ambiziose al poligono di tiro. Ciò che pesa, è l'energia sessuale sprigionata da un corpo. Tsz, "un" corpo...Corpo di Giunone ventiquattrenne, Era, vacca e pavone, protettrice degli orgasmi. Cinema è, perché trattasi di saper cogliere curve e sforzi, travolgimenti esplosivi e labbra carnose. I dialoghi cari miei, chi ci pensa in quei misteriosi casi? Intuito erotico sufficiente a raccontare una vicinanza irresistibile. Nessuna paura dei serpenti, il peccato è un tango da ballare in due, di là, contro il muro e per terra.
Voi della locandina guardate il titolo?
(depa)
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