"Warner Bros". Terapia di gruppo, psicanalisi. -"Difatti ti sei sposato in chiesa!", -"No", -"Come no?". Simboli fallici ricorrenti e frustrazioni alienanti. In pochi secondi l'aria che tira. La cura nei dialoghi, nelle caricature, nei dettagli. Dopo l'incipit da applausi, l'ottimo soggetto si mette in moto, alla ricerca della serenità mai avuta. -"Faccio l'1192?!", -"Ma no quella è la ricarica!". Ahaha. Buy, sempre lei, Caprioli, gli anni d'oro. Ah, la mimica di Verdone, qui cavallerescamente in equilibrio, con quelle mani che volteggiano. "Raramente coma!". Dehihohu. All'aeroporto, con "Sceraton"! Poi, sui binari, "Ma mignotta de che?", "Mi scusi, c'è una signorina impossibilitata...", l'orologio all'impazzata...
Efficace pellicola corale, ogni personaggio un'ossessione (io ne ho cinque...forse più). "Posso sapere chi è questa amica della tua amica?". Ahahah. "Autogestione!", ehehe, "Impensabile, no?". Dettagli. Una guardia giurata che non transige. "Salgo sui treni per non finirci sotto". Scritto con attenzione ("Lo dici anche tu!", "E poi si vede eh..."). Cast maschile discreto, sono le donne su scudi e allori, con sguardi teneri ed emozioni esasperate. "Ma no, questa è la lista della spesa!". Anche per Barbara Matera (HAI CAPITO GLI EUROPARLAMENTARI, Forza Italia Popolo della Libertà, ahah, li mortacci, gnaaa, manonellabocca mo ve' magn!Accidenti a voi! Anvedi), foggiana classe 1981, un ottimo personaggio (la velina è tra le normali e, udite, non tradisce). Deconcentrati tutti sì...
Ad ogni modo, a parte gli scherzi (e dai suuuuu!), in questa commedia il Verdone con la risata grassa e l'acume appuntito. Le tante manie che di questa classe persa, l'autorità di titolo e ruolo (che è quella del soldo, chiesto e pagato), vecchia e nuova sana trasgressione, bel gruppo, quello delle 18:45.
[Amico caro...] Vai da lei, che ti rilassa!
(depa)
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