Circolo untuoso

Ma torniamo al muto. E ai maestri. Quello del brivido, Alfred Hitchcock, nel 1927 girò una strana pellicola, piuttosto cupa sulla condizione della donna, scarsa fiducia nelle fredde istituzioni (tutte). "Virtù facile" non piacque nemmeno a lui. Non essendo Lui, ringraziamo Marigrade per il DVD.
"Da un duro dramma sociale di Noël Coward" (1899-1973), di successo in quegli anni, fu definito dallo stesso Hitchcock il suo più brutto ("ho perfino vergogna a raccontarlo"). Severo come il soggetto (ed Elena!). Nessun capovolgimento, tutta piatta e reale ipocrisia. Poi Sir Hitch, ha modo di metterci il suo, rendendo intriganti le "semplici" inquadrature. Che spiano il cuore, furtivamente sugli oggetti, impietose sui personaggi (lenti, occhielli). La capacità del londinese di aprire squarci con un dettaglio, intavolare discorsi con un passaggio (anche flashback). Fiducia nel verdetto di una stolida giuria (giudici e giurati). Virtù come ricompensa, il fascino attira palle, Larita inciampa in John.
"Con Robin Irvine", ma è grande l'interpretazione di Isabel Jeans (1891-1985), in grado di dare corpo ai malesseri della sfortunata Larita, poche aspettative anche dalla famiglia. Femminista non so, pro-divorzio sicuro, dal finale amarissimo: "Sparate su di me!".
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento