Ro-madri-tta

Fiducioso in Mario Caiano, mi son scottato con un western d'avventura. Pure troppo. Nel 1963, il regista romano doveva prendere le misure con la materia più romanzesca, ne "Il segno del coyote" (t.o. "El vengador de California"), davvero smaccata.
Trilla la corda della "PEA", che annuncia Fernando Casanova ("e con Mario Feliciani"), il popolare attore di Guadalajara (1925-2012), nelle mirabolanti vesti d'"El Coyote". Cavaliere mascherato, Zorro del Far West, per niente solitario (Fernando Sancho nella rubrica). Intanto Francesco De Masi, alle musiche, parte blando quanto basta in questa coproduzione Roma-Madrid, sulle terre confiscate, dal taglio classico. Scenografie già sfavillanti, poi gli orizzonti verso cui il giustiziere californiano fuggirà dopo ogni vittoria.
Western che non lo è; ovvio che finisca a spade. Quindi sulla finestra, che incornicia l'amore inatteso (solo per gli amanti).
(depa)

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