Patriarca Città

Proseguendo. Sentieri. Vagabondando. Lungo. Percorrendo. "Western". Nel 1972 fu girato "Il grande duello", spaghetto barocco, di quelli con la confezione elegante e il prezzo esoso. Il regista fu Giancarlo Santi, romano classe 1939. Cresciuto aiutante dei grandi, si cimentò qui nel suo primo di tre assoli. Non è andato lontano
Il teletext: "Violento Sp.W. con risvolti gialli. Con Lee Van Cleef...Versione in Techniscope". Alle 14:00 sono immobile. "La Titanus Distribuzione presenta"...Peter O'Brien. Chi? Alberto Dentice, giornalista. Ah...
Dai titoli aleggia una sinistra minaccia. Fotografia Mario Vulpiani (Roma, 1927). Montaggio Roberto Perpignani (Roma, 1941, gran carriera, feticcio dei "Taviani"). Le musiche, oh, ecco sì, le musiche!: il pavese Sergio Bardotti (1939-2007, paroliere di Sé e altri, Dalla, Vanoni...) e l'argentino Luis Bacalov (1933-2017, hall o fame). "Welcome to Gila Bend". 
Philipp Wermeer? "Vivo o morto". Tra bounty killer e sceriffi, avrete le cavalcate per tutti gli umori. Avrete anche fratelli per ogni luna. Lune bianche.
Cieli opachi, sguardi obliqui. Lo spavaldo Lee-Clayton se la dorme, tanto ha altri trucchi ("come a Gila Bend"). "Almeno loro non si nascondono dietro una stelletta" ("che non c'è, che non c'è", 1893). Come vi permettete, ignoranti! L'ha detto: "non lo faccio per soldi". Ma per Verità e Giustizia.
Uhm. Non proprio come l'olio. Personaggi e volti spiccano isolati in una sceneggiatura dissestata (come il soggetto, dell'eppur esperto Ernesto Gastaldi, gragliese classe 1934). I figli del Patriarca Saxon, da cui il nome della Città, rappresentano un succulento crescendo di nevrosi. Osservare il parigino a fior di nervi, classe 1938, Marc Mazza.
Per esempio, l'apparizione dell'eccentrico psicopatico Adam Saxon (il tedesco classe 1941 Klaus Grünberg), potrebbe valere il film, col piccolo duello con uso tutto fisico del musicale. O la funerea battitura di scarpe dei paesani. Il temerario Old John del partenopeo Giovanni Filodoro (1895-1975). L'impiegato delle pompe funebri del certaldese Gastone Pescucci (1926-1998). Un Flashback ricamato in bianconero petrolio (con l'inquietante tedesco Horst Frank, 1929-1999). Ma i guai d'intreccio stupiscono (incomprensibile chiarimento sul culminante patibolo). Oggi regna il caos, anche se si conoscono tutti.
Patriarchi, loro figli, pesci grossi, piccoli, ex sceriffi...bah. Risultato buio, pure Van Cleef spelacchiato (respect, non riesco a pensarti nei '90!). "Western" politico da manie di grandezza, tuttimorti.com. Era ambizioso, è finito strano. Nessun motivo di ricchezza. Sfortunatissimo.
(depa)

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