Clint sputacane

Diciamo che mi spiace. Rivolto la frittata, vado sotto. Colpa mia. Non capisco Clint Eastwood. Nella scheda a lui dedicata, Garrett Chaffin-Quiray, "scrittore e insegnante" di San Diego, spende due volte le parole "western capolavoro". La seconda per quella pallida cagata del 1985. La prima per questo, l'ennesimo del celebre attore, retorico e borioso: noioso film del 1976. "Il texano dagli occhi di ghiaccio" (t.o. "The outlaw Josey Wales"). Dialogo tutto sud-californiano (quasi tutti i maestri western vengono dell'East, NorthEast). Ve l'avevo scritto: irtissima, penosissima.
"Warner Bros" rigorosa, "A Malpaso Company film" ci presenta la sua voce...Mi faccio il segno della Uander. Manco è iniziato che già un bimbo trasuda sofferenza e tragedia. Il nostro Josey sta arando. Poi "scoppia un karaoke", la casa non c'è più, solo due bare. Via con la vendetta (la mano non l'ha persa). Anche "Male e peggio" è dei suoi (buona fortuna).
Durante i titoli di testa qualcosa s'è mosso. Ma chi ca%&o è Josey Wales? Ah ok, il contadino arrabbiato.
Scrittura orribile. La "famiglia" un'accozzaglia di personaggi slegati. Sequenza di figure da teatrino. Esemplare l'entraîneuse della "vivace" Santa Rio. M i Daspo texani! 
Evidente il tentativo di abbassare l'epico (tizi si uniscono alla combriccola, così, per dare una mano). Ci riesce fin troppo bene. "I governi non vivono insieme, gli uomini sì". Brbrb. Eastwood ci crede tutti come lui. Ignorante, le sa tutte. Attento agli effetti della civilizzazione sulle conoscenze della terra. L'indiano non sa più orientarsi. Dice poco e male. L'Ametralladora simbolo di una nazione (o della Rivoluzione). La guerra incivile irrisolta. Sì, sì. Poveri cherokee disperati. Il nostro eroe, come deve, è buono tra cattivi. La squaw cheyenne violentata da un arapaho (poteva andarle peggio, sorry). Fulmine con la pistola, sputatore folle, sempre strafottente. Sempre W il cane!
Bruttoooo. Sigh. Ditemi della scena dei due indiani. Brutto, brutto. Il concittadino Bruce Surtees (1925-1979) alla fotografia scadente.
Schermaglie alla sceneggiatura con Philip Kaufman, sconcertato dall'idiozia xenofoba che emanava dal soggetto del cùcùclan Forrest Carter, nonché dalla scelta della prima donna. Insipida e irritante, come la pellicola. Urlo "pedofilo!", ma Sondra Locke aveva 32 anni. E Clint perse la testa. Pedofilo! Difatti, "la voce dell'innocenza"...(Josey è il primo ad averlo pensato). Lascia perdere, Philip, questo "era il suo film".
Finale terribile, alla Bella Baita va tutto come previsto dal supereroe. Metteteci una mezz'ora in più, generosamente offerta dalla pubblicità di "Iris", e avrete il concetto del mio umore a fine visione. Preferisco qualsiasi western nostrano, leggetevi attorno.
Colpa mia. Avanti, avanti, non pensare... 
(depa)

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