Elena finalmente esacerbata dai dementi da talk show, dà una scorsa ai film in TV. Spunta Leo, ciao Leo! Pochi scherzi. Rispetto per l'artigiano della Settima, ignoto alle labbra dei più, che si fece le ossa con Browning, inventò la coppia Stanlio & Ollio, quindi filmò sino ai primi anni '60, raccogliendo 3 oscar (...) lungo il percorso. Con "Un amore stupendo" (t.o. "An affair to remember"), del 1957, il regista e sceneggiatore Leo McCarey (1896-1969), ottenne solo "nomination tecniche", che si stagliano, in questo melò da crociera, brioso e godibile; finché il sentimento non rapprende tutto, sceneggiatura compresa.
"CinemaScope". Cronache mondane, sempre uguali a se stesse. Vuote. Con Nickie Ferrante-Cary Grant, quindi, stupido da rotocalco, dovremo fare uno sforzo. Tanto è brillantissimo, ovviamente. La promessa della "nobiltà industriale americana (bitumi e laterizi)", ancora più scontato, non impedirà al nostro topico romantico di scegliere Cenerentola. Cary sciupafemmine assediato, per forza. [Hurrà per il doppiaggio italiano: i maestri romani Lydia Simoneschi (1908-1981) e Gualtiero De Angelis (1899-1980)]
Ognuno per la sua cabina, sulla Love Boat "Continental". Ma lo spazio è piccolo, un solo ristorante (i due piccioncini schiena a schiena!), si vedranno belli. "E' orribile". Lei è una donna perspicace, credente, seria. Non si aggiusta i capelli andando ad aprire. A Villafranche-sur-Mer, nonna Janou le dispiegherà le grandi doti e sensibilità artistiche del nipote "Nicalò". Passaggi logori, ora più genuini, come la "rincorsa" sulla scala ("Non so come brindare").
Commedia rosa ben caricata. Bene nel senso di "tanto". Volevano farlo davvero splendido, questo amore, e vi sono riusciti. Il busillis è l'armonia complessiva della pellicola. Questa sì, eternamente indecisa su quale piega seguire. La somma scommessa di maneggiare da capomastro i poli drammatici, però, non pare vinta. Con tutta, ed è stata tanta, la buona volontà dei due interpreti. Carichi anche loro, di energia positiva. Lui andrà financo a lavorare per lei! Lei s'impegna a smorzare picchi ed imbarazzi ("Il matrimonio è un passo importante", l'"Empire" di qui o di là!). Ma l'amore più idealizzato causa un mezzo naufragio. Il delirio al grido di Nickie... Non solo, la piega pare anche perderla. Esemplare il ritorno a Villafranca, con Cary Grant spaesato, vagante senza saper che fare (difatti seguira un lungo quanto apprezzabile coro di mocciosi). E noi con lui.
Se non lo leggessi, non ci crederei, io che ho passato il tempo a rivendicare l'incredibilità dell'affair, con l'indifferente bellezza della glasvegiana Deborah Kerr (1921-2007). Eppure, Amore Vero fu. Vallo a capire, Cupido (e il set!).
A fine visione Elena sbuffa, ormai persa nel suo limbo d'ipercriticismo cinematografico, del quale non ho responsabilità! Io contento di aver conosciuto Leo, ché la solidità della sua messa in scena, è indiscutibile.
(depa)
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