Il Cinerofum prosegue solitario lungo i sentieri del "West". Non lontano, quello nostrano. Perché Miles Deem, all right, è Demofilo Fidani. Tutto Roma (1914-1994). Regista sfiga-maledetto, Ed Wood dello Spaghetto, "il peggiore", sarà... Vai di titolo consono: "Straniero...fatti il segno della croce", ciak scattante del 1968 tutti pronti!
Sarà, ma a me è piaciuto.
Sarà, ma a me è piaciuto.
"Jefferson Bank". Un proiettile sul cuscino-volto femminile incluso nel bottino. E' questa l'intro, prima che i titoli di testa giochino alle due carte col nome del regista, sceneggiatore e produttore. "Per la Mila Cinematografica", le musiche del caprese Marcello Gigante (1910-2002). Zoom, controzoom, in su, di tacco, girati! Western palestra popolare di cinema.
Bella gente a White City..."Welcome". Oh, ecco lo Straniero del titolo. Qualcuno è in attesa di vendetta. Ma è solo un gatto.
Nel Texas parlano romano e si tirano uova in faccia (storie di pistole nelle borracce). Eleganti quadri d'una remota frontiera (la donna riversa sul divano). Cinepresa scatenata. Spaghetto con tutta la rissa dentro. Eroe, quello del californiano Charles Southwood (1937-200), dongiovannissimo, come i primi piani (con una Cristina Penz così!). Lui, il "Bounty Killer", "l'unico che può ripulire White City" (...). "Bang!". "Non drammatizziamo".
Tutti tesi a mille. Plateale forse, manca il canovaccio? Quasi non serve, tanto affascina il blu di questo caleidoscopio. Perde in struttura (lo sceriffo da Carson...), vince in estetica. Ecco appunto, "dicci della fotografia". Nella mano esperta di Franco Villa. Clap clap Demofilo, Deem, Dani, De Fida, Dickinson, O'Neal...come preferisci. Ricercati flash-back ad impreziosire questa "Vendetta di Bucks".
Del protagonista, come del finale, vi dimenticherete. Ma di Demofilo no. Fidani di me.
Del protagonista, come del finale, vi dimenticherete. Ma di Demofilo no. Fidani di me.
Via, tutti a casa. Tot. sui centomila $$.
(depa)
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