Amico solo Nemico

Appena appena finito di vedere "Il vagabondo della foresta" (t.o. "Rachel and the Stranger"), western del 1948, dello statunitense Norman Foster (1903-1976). "Western"...si fa per scrivere. Ha ragione il soggetto originale: si parla di Rachele. Pure il titolo uguale: c'è anche quello strano Straniero...
"Turner presents", "An RKO Radio Pictures". Robert Mithcum, come piace a noi. William Holden, in altra salsa. C'è il piccolo Davey, cui la nuova mamma non piace. Parrebbe una storia per ragazzi, ma gli attori erano grandiosi, quindi, chi s'è mosso? Fortuna arriva lui.
L'apparizione del Robert, giovanissimo, pur strimpellando, dà volto e statura a questo piccolo racconto. E quando si inoltra a cavallo nel bosco, o ne riemerge canticchiando, completo scuro e cappello in testa, è sempre sinistro. Anche i colleghi interpreti paiono acquisire consapevolezza. Vero è che l'atmosfera si scalda. Tutti alla spinetta!
"Potrei prendere una schiava, invece che una moglie". Tempi buissimi laggiù. Quando per una donna era "audace cavalcare". Inciso: Come mai, ascoltando le parole dei burberi di montagna, non passa per la testa che sia la voce del regista, come invece capita con gli autori di San Francisco? W l'orso!
Rebecca seconda moglie. Welcome! "Devi ingrassare. Non va bene". Poteva andarle peggio. "Ma guarda che mia moglie solo il pranzo eh". Idem. Pistol! Boscaioli, con ciuffi di Shawnee attorno. L'intrigo infantile si fa maturo. Parla ai grandi. Gelosia da due tori nell'unico ranch. Schermaglie nel bosco, con qualche schematismo. Il povero Holden, umiliato, a inseguire i gesti del rivale; il tenebroso Jim (Mitchum, proprio lui!) incastrato nei banchi di scuola, suvvia...entrambi supplicanti, a piedi, redini in mano...Concordo, "dalle ceneri può crescere qualcosa". Di questa commedia anti-patriarcale, con ramanzina ai due discoli che si azzuffano, resta un'obliqua inquadratura, dall'alto, di Mitchum uscente. Chissà se il regista-attore di Richmond ha lasciato altro, oltre alla cenere...
(depa)

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