Ho voluto camminare da solo. Su per una strada di campagna, dopo un ponticello, in cima c'è una casetta dove do una mano. A Michelangelo Frammartino, il radical installatore milanese, regista capace di richiamare tutti, 'Rofum compreso, a fare il punto. Il suo esordio fu nel 2003, "Il dono": trascorrere del vento.
"Con Angelo Frammartino. A Ilario e Teresa". Canti di gallo, "chicchiricchì", mi sento nella seconda volta. Cellulare in terzo piano. Un giorno un cane. Poi in primissimo, non si scappa. Impressionismo mani nella fica, raccordi di vita. Parole in quarto. Capacità d'immagine, potrebbe non bastare. Zinnapelata. Status. Interessante, il film intendo. Ancor per nulla lento, lo spirito si masturba. PAM, SIS...USA, ITALIA e carcasse. Come risalire? Estrattivismo! Tortore e cuculi di San Francesco assistono all'accoppiamento. Il caso è una palla che rotola, come un messia. Un'arancia, vitamina davanti all'annuncio mortuario. Poi sento giù i solidali a Claudio Lavazza libero, la banda. Le conseguenze delle aurore, per qualche giorno in più. Suavemente volatile, frammartinamente un esercizio, senza il peso del meccanismo perfetto (che già scattava). Ma, "Garlic", "da buon milanese", che ne pensi?
(depa)
Dai depa, che ti ha fatto la locandiera?? :) A me è piaciuta la sua comparsata, da abbinare a mio parere proprio a quella della coppia di vecchietti: due voci esperte sull'argomento "relazione tra moglie e marito": una rassegnata alla decadenza dell'amore e della coppia a causa del tempo e l'altra che crede nell'amore eterno che non svanisce, bensì semplicemente si evolve.
RispondiEliminaAccattivante un film basato su un dialogo a due, ma in ben tre lingue, fatto anche funzionale a mostrare le emozioni dei protagonisti, come al ristorante dove sono talmente sclerati che ognuno dei due si esprime naturalmente e risponde all'altro in lingua madre! Bellissima scena, anche per le inquadrature e la dinamica della litigata, purtroppo per chi è sposato, decisamente realistica.
Qualche fotografia da "top movie" come quella fuori dalla chiesa o l'ultima scena con le campane incorniciate dalla finestrella del bagno dell'hotel.
Ottimo!
minchia l'ho sempre e solo visto a pezzi, da buon milanese
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