Era cattivo

Stavo dicendo del lunedì quindi pare opportuno continuare lungo quella striscia di violenza facente stavolta tappa nella meno recondita capacità marziale. "A history of violence", del 2005, è un'altisonante arietta.
La cronaca, mia, racconta di ripetute buoni disposizioni verso il celebrato regista canadese, spesso tradita. Siamo in due, questa volta. A chiederci se l'affresco criminologico o, almeno, quello fotografico, sia all'altezza delle migliori firme.
Crocifisso dorato al collo, verso Est, alla larga dalle grandi città. Bella gente a Millbrook, tra banditi dell'East Coast. Violenza nel sangue, bambini angelici e prati tosati: il contrappunto è allestito. Ma l'eroe Tom è Joey. Primi e primissimi piani su rabbia e sgomento. La violenza ha le gambe corte, ma con le braccia se la cava. Bipolarismi diffusi. Violenza è Joey. Viggo Mortensen sta, Ed Harris fa il suo, in una pellicola piatta, in linea con la crisi di creatività, ormai cronica, dell'autore di Toronto (vedi finale).
(depa)

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