Vuote a prendere

Il tempo beve energy drink. Quanto è passato dall'ultima volta che Rainer Werner Fassbinder bazzicasse il Cinerofum? Un lustro... .. . Matti. Quindi ci ritroviamo, almeno io, a bere distrutti in una baracca da soldati, a guardare, donne e uomini che si dimenano, rotolandosi in amori di poltiglia: "Pionieri a Ingolstadt", sceneggiato [TV] del 1971.
Berta ed Alma. Innocenti e selvatiche, provocanti terrorizzate. Berta è ancora single. "Un uomo deve essere freddo in amore". Dall'omonima pièce, un testo teatrale sul sentimento irrealizzabile. L'amore tra le macerie d'una nazione sbandata. Note classiche, poetica scabra quanto ammaliante di R.W.F. (parlo per me). Tra gli specchi bugiardi del regista di Monaco, riflessi infami, gerarchia, gelosia, rivalità (concorrenza!). Amore metallico, freddo da scaldare con fatui fuochi. "Moralische depressionen". Karl ha il cuore di una divisa. Dialoghi spessi, l'angoscia fa terra bruciata. Berta, donna e vergine, Hanna Schygulla azzurra come un angelo delle panchine verdi. Alma, donna e pronta, a tutti i figuranti del dominio, Irm Hermann, come una ferita dei parchi. Per il piccolo schermo, ma dalla grande intensità. Opera tutt'altro che minore del primo Fassbinder. L'umanità ai resti, famelica di surrogati (e dove siamo arrivati?). Per il complesso autore tedesco, l'unica anima gemella è l'assassino (vedi dopo). Sì, "è tutto", e mica poco.
Es war eine Freude, Rainer.
(depa)

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