Chatting mambo

Nel 1955 Michelangelo Antonioni sfiorò il Leone di Venezia, finendo in argento causa Ordet maggiore. "Le amiche", eleganti e disperate, beccano coi polli della zona, per qualche briciola in più. Gite in auto e vesti pregiate risolvono nulla.
"La Titanus presenta", Bologna restaura (Gucci specula). "Una produzione TRIONFALCINE", liberamente dalle belle estate pavesi, che poi furono piemontesi e amarissime. Con la raffinata fotografia di Gianni Di Venanzo e le note di Giovanni Fusco sulle dita di Armando Trovajoli, la classe borghese mostra grinfie e occhio nero. "Oddio è morta". Ma no, Rosetta per ora è solo travolta. "3000 di mancia" possono tutto. Turbe d'atelier, noia d'alto bordo, "tutto sbagliato, tutto sciocco. Uffa". [Mai lasciarle sole] Clelia, Momina e Rosetta. ("e con Ettore Manni"). Scuolachiesalavorata, Spietata e Fulminata. Sfilata d'indossatrici (e masculini manichini). Scritto con Suso Cecchi D'Amico e Alba de Céspedes, occhieggia con sapienza i dettagli femminili, come un saluto alla moda. "Amor porta tante rose". Cose di quel mondo (paturnie patrizie). Amori fumosi come un treno che riparte.
Letto or ora il trittico di Cesate Pavese che contiene queste bellissime pagine, parlo di cinema, parlo di me, dà la possibilità di un gustoso raffronto. Stretto il legame stilistico, e filosofico, che accomuna i due autori. Il dramma attorno al vuoto, in Antonioni smorzato dallo sfavillio degli occhi, acuito dai pugni stretti. Tutte attrici e borghesi vere: la genovese, di Quinto, Eleonora Rossi Drago (1925-2007) e la svizzera Madeleine Fischer (1935-2020). L'ultima...diva Valentina Cortese (1923-2019) raccorda questo cerchio chiuso in sé.
(depa)

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