Happy Così

Avanti anche coi sudcoreani. All'ultimo Florence Festival partecipò anche la regista cinquantenne Hong Ji-Yeong, con una romantica commedia corale. "New year blues" fa come insegnano i registi newyorkesi, accoppiando angeli e demoni ai tempi del Denaro.
"Sense of originality" dice una delle clip. Vediamo. Ah, l'amour...Favola e tripudio, subito assopito. Finis. Qualche "Malinconia di capodanno", un countdown sempre evitabile ("7 giorni a"), storie che iniziano e che debbono finire. Il QR Code per la dote nuziale, perché "sono avanti...". Il messaggio SMS di auguri dalla Brico. Alla Allen, divertente, sottile qui e là (no). Come nell'autore newyorkese, pare che tutto o quasi possa essere risolto dal jazz (& wine). Apprezzabili quadretti, brame d'occidentalizzazione, con la tecnologia nel mezzo. "In Cina ci sono 56 gruppi etnici diversi, non generalizzare". Sceneggiatura ben architettata (i cellulari ormai parte delle scenografie...globali). "Parli cinese!". Uhhh, ahhh. Altri scorci di integrazione (un immigrato prova ovunque le stesse forche). L'abbraccio resta il gesto senza frontiere. Sentimenti autentici da rispolverare. Come essere coerenti (con sé). Quindi il miracolo degli incontri. Chiude bene, senza fronzoli.
Più che originalità, è che i coreani li sanno fare.
(depa)

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