Fregola con carne

Elena chiede di vedere un Fassbinder. Cose dell'altro cinema...il nostro. Permessi per le Sale, la "Valéry" s'attrezza. Da altra produzione televisiva, sempre sempre la stessa messa in scena dei contrasti forti dell'anima. "La moglie del capostazione" (t.o. "Bolwieser"), del 1977, mi ricorda Rainer Werner Fassbinder.
Kurt Raab. Elisabeth Trissenaar. Una coppia senza problemi di letto. Hani! Specchi e cristalli, figure deformate da sentimenti ingovernabili. Xaverl disegna poppe, Hani è un bollore, violini a festa. L'alcol non è uno scherzo (dura "dire di no davanti agli altri"). Scricchiolii coniugali. "Voglio stare solo con te!". Hani! "Mai più" significa "è la fine". Sul proscenio, il teatrino dei maschietti, il can-can delle dirimpettaie. Merkl ne sa, "di lavoro e politica". I solfeggi dell'amore, Hani!
Tragicommedia sessuale, il riccio ne sa una grande, ma la donna ce l'ha. Piani sequenza che trapassano i muri dell'anima, le pareti dei protagonisti, invero già nudi. Cornuto e stramazzato Xaverl. Eccolo, infine, l'amore freddemmorto! Disposizione e movimento che rendono unico l'autore bavarese. A Werburg niente di "inumano", comunque. Due svastiche ai lati, al centro tanti busti soli. Casa, locanda (macellaio, parrucchiere), tribunale, per un dramma matrimoniale in interni. In RWF, chi ama odia.
(depa)

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