Turbe ferme

Rincontrando, nella sezione "Orizzonti Coreani" dell'ultimo "Florence FF", il regista Hong Sang-Soo (1960), si può nuovamente soffrire della sua impalpabile leggerezza. "La donna che fuggi" (t.o. "The whoman who ran"), del 2020, turbe femminili, è stato votato "Insulso, *" da uno spettatore severo...
Fisime d'una generazione senza tempo (ché non ne ha). Gente che inizia a mangiare carne (anacronismi). Impostazione personale del regista, apprezzabile. Inquadrature fisse, per poi attaccare con zoom, a pressare gli avversari (o, indietro, ad includerli). "Sono più importanti le persone. Non sono umani". Sentimenti stantii. Ma è da vedere la faccia tosta della ragazza con la polizia, a volte funziona: "Per questo do loro da mangiare. Li hai mai visti rubare?". E zummolo sul gatto. Vecchi discursci, sempre da fare. L'inquietante è sul monitor. Storia semplice nella casa con l'orto. Una Nouvelle Vague bassa. "Se ne pentirà. E se ne vanterà". Uff.
...il sintetico commentatore non s'è allontanato dal vero.
(depa)

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