Non capire

All'ultimo Florence Korea, anche lo stralunato "Me e me" (2020), esordio alla regia dell'attore, classe 1964, Jung Jin-Young. Thriller psichiatrico, c'è di mezzo un famarcum venenoso, green pass delle nostre esistenze, meglio non indagare...
Pellicola psichedelica prodotta da Billy Acumen (?). "Anche le gazze devono mangiare" ("Molto buono"), ma i corvi incombono. Lampante s'apre uno squarcio: la fase destruens della società, completa: tutte le magagne del Capitale (scuola, lavoro, salute, dignità). Una rappresentazione delle Chiacchiere Nuove, retorica, demagogia, luoghi comuni. Evolversi? Come riempire il vuoto? Campagna, ma i bambini debbono studiare! Nei paesini si sa...Ragazza posseduta (da un bisogno d'un figlio salvifico). Siamo o no al "FKFF"?...
Difatti, manco lo scrivo: incendio. START. Irrompe il giallo di periferia, un "paese come famiglia mafiosa" (e una Nazione?), coi toni della commedia. Eccallà: voglio diventare Big, storie di spirati. Pacato pirotecnico, psycho ueilaaa. "Matematica? Correte fuori e giocate". (capolavoro donmilanesco). Il liquore, lo spirito, è la chiave. Mi accodo ai "compagni di visione" (AD), "originale e inatteso...riuscito a metà".
(depa)

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