Tocco di classi

Il penultimo del cofanetto DVD lo è stato anche per Ernst Lubitsch. "Fra le tue braccia" (t.o. "Cluny Brown"), del 1946, appartiene alle vette del regista berlinese. Capolavoro della commedia sofisticata, mostra il Lubitsch raffinato e affascinante, provocatorio e acuto: è sempre la Classe.
"20th Century Fox". Charles Boyer e Jennifer Jones (segnatevi questa coppia). Solo cocktail party nella Londra del 1938...Dialoghi serrati con Belinski. Ma anche Cluny non scherza. "Vogliamo darci una botta?". Può ripeterlo più volte, Ernst Lubitsch, mediante la sua Cluny Brown. "Non è vestita da stagnina, ma donna lo è". Sempre alcolico Lubitsch. "Miao" ("Non è mai tardi per un gatto"). "Che noia con questo Hitler...e la politica". Attimi di gioia per dimenticare i restanti: manifesto dell'autore (del cinema).
Ancora tra appartamenti e ville, stazioni e treni; umanità in continuo movimento che l'emigrante tedesco conosceva. Altri giuramenti tra amanti ("Sì, d'accordo, prendiamoci a calci!"), che ancora non lo sanno. Una come Cluny, poi, finire in campagna, a Friar Carmel, per un martini! (lì niente conigli alle rape). Ragazza a dir poco schietta, spostata come l'esule: i loro scambi sono memorabili. Equivoci illuminanti. Ordine e decoro infettano la servitù, già volontaria (...). "Miglior sedativo della sua persona". "Classismo, gerarchie...perbenismo", chiarisce il Razzini, a chi non l'avesse capito. "Dai suoi fumaioli non esce più nulla".
"E' così romantico" Lubitsch, con sopraffina ironia. "Siamo troppo educati". Boyer grandioso as usual, il suo poeta antinazista boemo buca lo schermo ("Entra"). Immensa la statunitense Jennifer Jones (1919-2009), grande personaggio la "sua" Cluny, rapita dal richiamo del lavello, fiore spalancato ai grandi svolazzi. Film sognante e spietato, come solo Lubitsch e Wilder sapevano fare.
Elena ed io, visibilio in "Valéry".
(depa)

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