Superganzi

Gnam dei confetti in cofanetto. "Partita a quattro" (t.o. "Design for living"), di Ernst Lubitsch, provocatore dal guanto bianco, è una sfida a tutti gli Heyes che verranno. Menaggio a tre, nel 1933, perché si possono amare due persone: le ore son tante, quasi infinite (se non s'fa.).
Ancora "Universal" per "Paramount". Fredrich March e Gary Cooper. Passando per Ribes, Parigi di là, Marsiglia di qua. L'area di rigore è affollata. Chambers è pazzo di Gilda. Curtis non è da meno. Ma "quanto mi piaci", non è come "ti amo". Battute esilaranti, cipigli disinvolti, poveri galletti "distaccati": davvero "un peccato innamorarsi della stessa ragazza". Ragazzini in giacca e cravatta Tom e George, e Gilda. "Tutti e due!". Cappelli malconci ed eleganti, provocanti e seducenti. "Situazione molto penosa", "dimenticare il sesso", "come una conferenza sul disarmo" (mais oui), "concentrarsi sul lavoro" (mira ici). Zoom felpati perlustrano stati d'animo e scenografie, complessi e rigogliose. "Ingannare la natura", oltre che folle, è dura. All'uscita dalla sala: "meccanismo perfetto", "davvero divertente". Soggetto per "una commedia sofisticata, gradevole per tutti". Che si fa di sensato? Bere! Una pellicola extraconiugale (matrimonio galera), con uno scandaloso e brioso bacio doppio. Nel consueto prezioso Extra di Vieri Razzini, la giusta gloria a "Lo sguardo di Miriam Hopkins".
(depa)

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