Homer e family vengono sbalestrati dal rettangolo di gioco, telematico, ché su "RaiMovie" c'è un "FILM WESTERN" di Richard Brooks, (quindi) molto sui generis. Il regista di Filadelfia, al nostro secondo incontro, ribadisce la capacità di allestitore d'avventure. "Stringi i denti e vai" (t.o. "Bite the bullet"), del 1975, ha il passo del maratoneta e lo sprint del mustang.
"Filmed in Panavision" (in Nevada), con Gene Hackman, Candice Bergen e James Coburn. Trasuda cinema Richard Brooks (chiaro, no?). Liberatore di cavalli. L'incipit di Brooks, sulle musiche di Adam North, è tenerezza di Tripoli.
C'è una corsa in ballo, una "race" (l'inglese dice molto) di 700 miglia (price $2000). A tappe, 7 giorni ("partenza domani alle 6"). Le scommesse fioccano ('sti americani). "Le medaglie dei vinti". Sidecar del 1906 che sbalordiscono meno dei bambocci che sfidano Coburn. "Senti, come la facciamo?". Bollino rosso causa scollature e linguaggio ("troia!"), sceneggiatura accattivante (dello stesso Brooks) e dialoghi immediati. Solidali e no, leali e no. Indoli. Passato il ponte, lontano dai finestrini, la musica cambia. Frammenti di peripezie. Trattasi di commedia. Si va di Gran Carriera e alla lunga, forzatamente?, qualche filo pende. Il lungo racconto cubano, sui colli di di San Juan, per riprendere stabilità. Rimane un'altra, ottima, Greed nel Deserto. Memorabile il rallenti sul cavallo stramazzato, avvolto dalla propria schiuma bianca. Con la ricercata fotografia di Harry Stradling Jr. (1925-2017) per tutte le condizioni atmosferiche. Leggero, col brutto e il bello dello sport (in campagna). Oltre un film sull'amicizia, a buon diritto, può annoverarsi tra le pellicole (quasi) animaliste. I detenuti! Tutta l'originalità di Brooks; ma, per certi versi (?), i film da "Candidature agli Oscar" hanno lo stampino.
(depa)
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