E magar c'è il dolce...

Mancava ancora un piatto di Sergio Leone, al Cinerofum. "Per qualche dollaro in più", del 1965, è un'altra chicca pericolosa, a rilascio lento. Dal lontano West pervaso d'un senso di morte e ironia, follia e gioco attorno al denaro. Risata pazza per un irrisolto che ci portiamo ancora appresso.
Un solitario, un cecchino. Psium! Lee Van Cleef, Gian Maria Volonté e Clint Eastwood. Eugenio Alabiso e Giorgio Serralonga. Morricone diretto da Bruno Nicolai. "Colore della Technicolor - Techniscope" (fischio). "The bible". Nei passaggi di Leone, la preziosa sensibilità del raffinato regista nella selezione del cosa, nella scelta del come.
Il colonnello Mortimer (nomen cosen?). Poi c'è il Monco e con lui tutto è possibile. Occhi di ghiaccio da qualche remoto texas. Cacciatori di teste (certe facce debbono morire), tra clarillon fatali e scontri altisonanti (per interni): ogni duello un gioco. Si scherza per sopravvivenza, ma non c'è niente da. Personaggi pianeti, come Indio folle drogato: l'abisso shakespeariano di Volonté mette paura.
L'odore seguito dal 'Rofum potrebbe essere quello della vendetta della PEA, appena recensita, che l'anno prima permise di racimolarne tanti in più, quanti per realizzare questa leggenda.
Che magnata, co' Sergio Leone!
(depa)

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