Miss der Marker

Torna Chris Marker al Cinerofum. Il regista francese dallo "spirito d'avanguardia", sensibile all'esotico, quanto attento al sociologico, seminò corti d'animazione e documentari riflessivi, allestendo giardini d'immagini preziose. Tra questi, "Gli astronauti", del 1959, di Walerian Borowczyk, con la collaborazione del francese, e tutto-suo "Il mistero Koumiko", del 1965.
Nel 1960, il cortometraggio fantascientifico del francese e del polacco, "Agos films", fece incetta (pure la "Medaglia d'oro di Bergamo"!). Le movenze delle donne in camera, voyeurismo elicoidale. Un'idea, un sogno, rischioso. Al limite estremo, pindarico animato. Alla ricerca del suono perduto. Anche i piccoli vogliono sbarcare nel lunario (a Rio). Ma termina tutto, ognuno colla sua civetta.


Nel documentario del 1965, Kassovitz parla con Koumiko, spaesata della Manciuria, "né troppo vecchia, né troppo giovane". Innamorata dell'aria salmastra nipponica, "confusa" Koumiko, "alla giornata"; sufficientemente conscia che "tante cose stanno accadendo". Bene. Ma non sa. Insegne pazze, malheur! Siamo in tilt, ma continuiamo a boxare. Duplice sguardo forestiero su pregi e difetti dei Giapponesi (violenti lavoratori). Infine, a quelle donne come onde nel mare.
(depa)  

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