Lady Mosquicide

Un giretto per raiplei, pagata, vale la pena farlo. Vi si possono trovare classici degli anni '40 del XX° secolo, che hanno raffigurato la storia, quella di sostanza, del cinema. In questo caso del noir, con un'indicibile atmosfera, perdizione già segnata. Il destino un risucchio da cui si scappa solo con uno scoppio. "Le catene della colpa" (t.o. "Out of the past", 1947) è un'altra rigorosa pellicola del franco-poi-statunitense Jacques Tourneur.
"An RKO Radio Picture", [Drammatico], certamente, ma questo è dramma in puro nero opaco 100%. Ex detective e "bookmakers (affaristi)". Una fidanzatina, poi lei, Kitty Moffat. Sullo schermo, solo per voi, l'universo cinema nella sua galassia dedita al crimine esistenzialista, tra miti di investigatori, Tusco, Acapulco e aerei di furia. Interpretazioni da urlo. Robert Mitchum (questo genere è suo). Signore e signori, La Dark Lady: Jane Greer (1924-2001, poco prima). Da lei, "una sorta di magia", da consumare Fuori dai Pasti, accompagnata da morti, fughe e latitanze. Nell'intricato soggetto del californiano Daniel Mainwaring (1902-1977), trappole per "un poco di buono ricercato dalla polizia" (tutta colpa dei flashback), botta e risposta teatrali e voce narrante ("vago senso di quanto era accaduto"). Jeff continua a cascarci, "Amico mio" (viva il sardo di Varco Albertazzi!). Mitchum bacia tutti. "Siamo uguali, siamo cattivi". Elegantissimo Tourneur. "Voglio sedermi da Pablo".
A.n.c. "La banda degli implacabili"; vero, troupe tosta.
(depa)

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