Pallide luci

Si scrive John Old si legge Mario Bava. Dal cuore della sua filmografia, un western con cui giocare di luci e scazzottate, ombre e caratteri. Pur non essendo il suo terreno di gioco, "La strada per Fort Alamo", del 1964, ha grip per reggere sul fango.
Il soggetto di Vincent Thomas è quello che è, non come il nome (Lorenzo Gicca Palli, 1929,1997). Un certo Wilson Dexter al montaggio (Mario Serandrei, il "neorealista"). Le musiche sono di Umiliani, ma "La canzone è cantata da Tony Wendall" (?). Old West di uomini cupi, chini. Conta essere svelti di pistola, lesti di coltello. Duro Bava, picchia le vecchie negli Studi Elios capitolini (daje!). Avventura alla moonlight tipica del regista sanremese (ciaeo dà lùnn-a). Poco rispetto per gli indiani, già allora a passeggio nei loro cimiteri (bene non attacchino di notte le suggestive scenografie di Demo Philos-Demofilo Fidani). I tamburi rullano, l'aria s'infuoca, John Smith è in missione quasi impossibile. Ma finirà in cavalleria. E, in effetti, questo è orrore.
(depa)

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