Quando troppo è

Il secondo di Rafael Romero Marchent che passa dal 'Rofum è l'esordio del regista madrileno. Anno 1965, "Mani di pistolero", produzione italo-spagnola che fece scuola, è un western robusto e spietato. Come i personaggi di quei luoghi.
Spari, pim, pum! Cazzotti, Pam! L'affresco in negativo annuncia il cast/equipo/squadra internazionale di interpreti maturati nella polvere. Dagli stabilimenti Elios di Roma, in "Eastmancolor (Colorscope)", giungono le musiche di Angelo Lavagnino. Dan Murphy (toh, Craig Hill!), è "REWARDED" (5.000$). E "sta venendo qui"; lo aspetteranno. Per ammazzargli il figlio, in braccio. Vendetta e fuga si rincorrono, lungo un rallenti che è un grido (di dolore, di morte).
Esordio fiero, dal passo elegante, ma pronto a tutto. Alabiso al montaggio, Lavagnino alle musiche. Timori? La, laaa, la...Una nuova vita, col cagnetto! Si riparte. Ci si prova..."Una strada cosparsa di morti" (son già 10.000$).
La mamma se ne frega del nuovo Andy! Dolore e morte. "Vero che non ci vuole molto per essere felice?". Prestata dal fratello Joaquín Luis, la cagliaritana Gloria Milland-Mara Fiè (1940), non dimentica il fascino. "Dio si vendicherà!". Ma Dio è Dan Murphy; e fa il kamikaze.
(depa)

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