Le Bisou d'Azur

Ieri, per la "Valéry", è ripassato sir Alfred Hitchcock. Lo ha fatto giocosamente, con una panoramica Azzurra, tutta-fiori. "Caccia al ladro" ("To catch a thief"), del 1955 (annus comedy), sprinta veloce lungo la fatal Côte, brivido e amore si baciano sotto gli artifici infuocati d'una storia giallorosa.
"Paramount". Robert Burks alla fotografia ("In Technicolor", con "VistaVision", da Oscar); il londinese Lyn Murray alle musiche: la Francia è una cartolina in vetrina. E "Hitch" un giovanotto atletico, tra aeree e passi di danza, sgattaiola sui tetti con la m.d.p.. Segue, non-insegue, John Robie, "ladro felino". Cary Grant cinquantenne al maturo ed ironico splendore. Pellicola speziata, con la cucina dei galeotti Resistenti: Alfred bongustaio ha il "tocco di Germaine". Grace parte defilata, in sordina, ripresa di sbieco; sovrastata dall'esuberante "Jessie" Royce Landis ("Oh, mom", mugugna Francie). Per poi smackare Il Bacio Spiazzante. Basta una carrellata per il gesto eterno, sorridente beffardo (come Mr Burns, una battuta e via).
Gatta tra gatti, sa graffiare, "La signorina Stevens mi ha parlato poco di lei". Fusa negli occhi, fonde colla bocca. Danielle, "una bambina, una donna". Vraiment, lo sono entrambi (et semper). Ma basta pronunciare Grace Kelly. Che attende, e sbroglia, davanti all'hotel ("cocktail alle 18?"). [voglio sentirmi dire "Naturally" da lei]
Coi dialoghi più serrati (quarto scudetto di John Michael Hayes), bevo anche io e mi interrogo sul concetto di alibi, sui gatti veri o falsi o neri che portan sfiga ché ti accoppano i padri (who?). Poi mi lascio andare, guida Grace come una suicida, ma ride, e Cary mi fa morir da ridere.
Muovo le dita, sposto l'inferno e paradiso, scelgo giallo o rosa? Strappo e lancio in aria, godendomi il fresco Hitchcock che cola. A dieci minuti lui è un diamante, lei va a 100 Km/h. Azzurro, forse? Sì schermaglia rosa; e azzurra. Bacio.
Magic moments tra brandy, diamanti da non toccare, lune verdi e cieli filanti. Eruzioni focose, eiaculazioni galattiche, "La tocchi John". Mi illudo, capisco cilecco.
A mezz'ora dalla fine tutto è aperto. "Di cosa ti avrebbe defraudata?". A meno quindici, pure le danze. "Poor Foussard...". Pazza mascherata, che ruba gli occhi. "Ho bisogno di un bicchiere per i nervi". Gioco sgargiante, una notte di sole, al casinò.
Eccellente corsa, Sir.
(depa)

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