Stincoraro

Finito di vedere "Hondo" (t.o. "Hondo and the Apaches", 1966). Bel tipo, "Hondo". Fuori dal mondo di allora, nel bel mezzo del "Far West", come oggi. Leale e fraterno, più simile ad alcuni apache, che a molti bianchi. Rispetto a lui, tutti mezzi uomini. Un buon "bollino verde", girato con sapienza dallo statunitense Lee H. Katzin (1935-2002). Non è il tizio del 1953.
"M.G.M.". Un cane abbaia e corre (avverte). E' Sam, zampa destra di Hondo Lee, in relax, piedi a mollo. Pare tranquillo, ignorando quel carro in corsa, in fiamme, e carico di cadaveri arrostiti. Stacco, tuoni e fulmini, cavalli impazziti e risse. Confederati, convocati. Alcuni apache sono incazzati e chi meglio di Hondo Lane, "mezzo pantera mezzo indiano", può intercedere nella pace tra bianchi e il suocero Litoro, capo apache? Con Gary Merrill e John Smith, sì, sì, ma "Starring Ralph Taeger" (1936-2015). E' in "Metrocolor" il belloccio newyorkese che darà  l'ovale rassicurante al nostro eroe.
Presentato da "Iris" tra i "C'era una volta il western", ne rappresenta la parte più morbida, pedagogica, con un personaggio che, già incontrato "tredici anni prima con Wayne* eh tutta un'altra cosa!", non incrocerete mai più. Il fu "Turbolento" è umano, solidale, parla a cani e Chiricahua. Raffazzonata, cucendo serie Tv? E sia. Al regista di Detroit, con vent'anni di avventure nelle mani, non resta che girare bene. Cosa che fa.
(depa)

*Tranquillo John, parleremo di te, della tua ultima volta...

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