Whotel Rosso

Faticosamente su per la Clint Eastwood avenue. Nel 1971, altro antieroe solitario e tenebroso. "Lo straniero senza nome" (t.o. "High plains drifter"). E' il più duro, non v'è dubbio. Stavolta, ad accoglierci, almeno una scenografia rosso fuoco che fa dimenticare "il resto".
"A Malpaso Company production"...Clint Eastwood ramingo e, solo dopo, "co-starring...", tutti gli altri (non sia mai). "Color by Technicolor / Filmed in Panavision" e quanto è importante, lo si vedrà alla fine. Indovinate un po' chi arriva?
Discioltosi come la neve sulla riva di "Lago" (si legge "lego", difatti costruiscono), colla "sua" cavalcata al paso che scotta, carica la tensione, scatta la frusta. Vuole "solo bere in pace". "Sono più svelto di tutti voi messi assieme". E che palle.
Western sereno variabile, calmi cirri, isolati ceffi e movimentar l'azzurro. Macho, le donne al loro posto (bottega riserrata; "il resto", ho sentito bene?), e i suoi fantastici "Era lì". VM14. Ma difende i nani. Me cala la palpebra.
Insomma, guardiamo ad altro. Sentiamo altro, con le musiche di varie fogge per ciascun momento (il jazzista Dee Barton, 1937-2001). Paesaggio e scenografia a rendere unica la pellicola. Opera del californiano: Henry Bumstead (1915-2006, "tra i preferiti di Sir Hitch"). Originalità sostenuta da una fotografia all'altezza (altro californiano: Bruce Surtees, 1937-2012). Il quadro colpisce occhi, solletica l'immaginario (L'"Ho" distrutto, comunque dipinto). Quindi consiglio questo, piuttosto che i successivi "western a perdere". Alla colonia estiva "Hell" si organizzano vendette a lume di fienile. Mica doveva salvarlo, il nano. La verità è che Clint ammazza tutti, lui.
(depa)

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