Balzo mascherato in avanti e siamo al 1968, quando Mario Bava si dilettò con "Diabolik" (t.o. "Danger: Diabolik"). L'artista ligustico, che ve lo dico a, nei colori e architetture del fumetto delle sorelle milanesi Giussani, trova la terra permessa, dove sbrigliare la propria arte, manuale, creativa; ironica giallonera.
Diabolik è in giro. Reef di chitarra, Ennio Morricone alle musiche, ahi ahi ahi! In "Technicolor", "Starring John Phillip Law" (1937-2008), leggenda hollywoodiana lunga mezzo secolo. Diabolik è scomparso. Con una Eva così...l'austriaca Marisa Mell (1939-1992)...faccio il supereroe pur io, anche guidando (e le scazza quando il tragitto è finito!). Ad ogni modo, l'ispettore Ginko di Michel Piccoli Piccoli "ha tutto sotto controllo".
Scenografia e suono fanno assembramento, crimine glamour, sensualità illegale. Mini gonne e precipizi, occhiali da sole e mitra pop. Diabolico situazionista. Lingue di Bava verde, all'obitorio, sul cadavere di Diabolik. Per una Eva così...Dal gran fumetto, cosparso di graffiante, sana, satira politica. Hypno ripeto, una bionda così...
Imprendibile. Imperdibile. Con finale in Bava Gold.
(depa)
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