Bello, bellissimo. Stupendo. "RaiMovie" il 1° maggio lo celebra come si deve e propone "Il ferroviere" di Pietro Germi. Nel 1956 il regista di via Ponte Calvi confezionò un capolavoro per intensità che massacra il cuore e appaga l'occhio. Interpretato grandiosamente dallo stesso, dalla quasi esordiente jugoslava Sylva Koscina, dal catanese Saro Urzì e dalla friulana Luisa Della Noce, narra di una vita impossibile, in società lanciate in corsa senza il freno degli affetti.
Dopo venti emozionanti minuti del King di Kong e l'Anna di Fay Wray, strepitosi del 1933, alle 8:45 inizia il film dedicato "A Linda" (la figlia nata 7 anni prima, il tecnico delle luci?). Ponti e De Laurentis producono e presentano. Poi boh. Ma sarà Sandrino. E' del romano classe 1948 Edoardo Nevola, poi glorioso doppiatore del principe di Bel-Air, il miglior Sandrino della storia cinematografica. Sandrino che corre nella Stazione Centrale di ogni città. "Servizio!". Un bicchiere solo e la tragedia fa già capolino. "O baccicin vattene a cà...!". Il matrimonio infelice tra Giulia e Renato. Una valle di lacrime. Distanze. Quelle lontane che copre il macchinista; quelle infinite tra i personaggi di questo dramma popolare: tra i coniugi, tra Sandrino e tutti, tra tutti. Il fiasco, lui sempre al fianco. "Nun vale! Nun vale!". L'escalation d'alienazione del ferroviere. Dell'operaio. "VOL %" incombe sulle esistenze. Pazzesco, coi violini che incalzano con la pelle d'oca. In vino tanta verità, quella che fa vibrare corde, tutte, di Pietro Germi registattore. La commovente corsa di Sandrino e Giulia, squarcio di gioia, ma...guai su guai. Pessimo padre, operaio tradito, krumiro rabbioso (in trattoria, a un certo, solo krumiri e specializzati). Sapeva quel che faceva e diceva, Germi. Ma lui non è così, Andrea Marcozzi non è come loro! "Si tira avanti, col rancore che ti brucia dentro...". Tra gli "uva!" gridati in falsetto, è quello di Sandrino che incrina spirito, spezzagambe, apre cateratte del dolore. Io mi paralizzo. Da Sior Ugo è una festa ma, e ho detto tutto, nessuna voglia di fumare.
Con tutta la sete d'essere vero del regista genovese. Prioritario. Ha la precedenza.
(depa)
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