RaiMovie propone la trilogia del "pane e amore". Alle due pomeridiane mi dispongo sul divano. Nel 1953, Luigi Comencini diede il via alle buffe vicende del maresciallo Carotenuto, scapolo rubacuori sorrentino, un po' in là, ma dall'ardente desiderio e solida dedizione... "Pane, amore e fantasia" è una commedia scatenata, travolta da una Lollobrigida indomabile.
Il nuovo maresciallo è arrivato a Sagliena, borgo di seicento animelle, da qualche parte nel Centro. Pizzicarella "Bersagliera", fulcro mobilissimo della piccola e povera comunità rurale, è già lì, con due dune da mille e una e un'altra ancora notte. "Cammina va'..." Il livello di comicità sale man mano che ci si scoprono i personaggi. Il paesino è un gioiello da vedere e sentire, ricco di bellezza popolare. Qualche meschinità, due malelingue, non intaccano la genuina vitalità. Nel paesino che "muore piano piano, giorno per giorno", l'indemoniata "Lollo" scambia pane per fantasia. Bersagliera viva sino a commuovere. Fa capolino dietro la porta. Occhi da baciare. Mentre il maresciallo, Vittorio De Sica indimenticabilmente da schiaffi, ruba carezze, regala sorrisi ("Alt! Piano...Alt!" intima all'asino). Tina Pinca calza a pennello i luttuosi colori della maldicenza ("La genteee..."). Si ride in abbondanza, tra musiche popolari e "Vàttenne!". Divertente perché ben scritto. Ma più di tutto rimane la nuvola lasciata sullo schermo dalla prorompente di Subiaco ("Trun lallaaa, Trun, za za!"). Difficile non voler sapere dove si poserà...questa ragazzetta di novant'anni.
(depa)
Bellissimo scorcio (romanzato, come gli autori sono stati costretti a sottolineare) di un Italia pura e genuina, con le sue contraddizioni, limiti e in generale brutture sociali ben evidenti, ma formata da "gente per bene" che ne fanno risaltare in finale solo la sopra citata "parte buona", quasi un po' favolesca.
RispondiEliminaMagia del cinema, depa, come lo e' se possiamo ridere di personaggi e atteggiamenti che avrebbero fatto ridere i nostri nonni e se ci eccitiamo per una ultra-novantenne (che curve, marooooo!). Quando di cinema d'autore si tratta.
PS: "-Che te magni? -Pane. -E che ci metti dentro? -Fantasia, marescia'."... Pane, Amore e Fantasia.... Bellissima frase, titolo geniale.
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