L'altroieri sera è passato Scorsese. Martin Scorsese. Alla sua maniera. Il regista del Queens prosegue il racconto della mala imported, italo e irish, senza sconti ai neofiti. Con "The Irishman", prodotto nel 2019 per canale web "Netflix", chiede di pazientare e accordarsi alla stanchezza dei suoi protagonisti. Suoi sul serio. Spossati davvero.
Intro come solo lui sa fare, nell'harem sterilizzato di ottuagenari non più potenti. Subito la questione fondante, da anni risolta dal regista newyorkese coi ragazzini di Méliès: va bene Robert De Niro, o altro mito, ritoccato? Se il cinema è immaginificazione, perché no? I vecchi di Little Italy, imbolsiti e colle lenti a contatto colorate, boffonchieranno senza troppi scrupoli. Alla prima rissa, i dubbi di Mino, sulle movenze degli esperti e determinati attori, tornano alla mente, ma è un lampo, che si spegne (nessuno ha dovuto saltar staccionate). Dopotutto, "come nell'esercito, eseguivo gli ordini...e prendevo il compenso...Era la cosa giusta". Ci sono tutti, pure Jimmy Hoffa. Ognuno col proprio carattere. Di tempo il buon Martin se n'è preso. L'altadefinizione indugia sulle rughe tribolate dei protagonisti, arrivate da chissà dove. E vedere Al Pacino che grida dal patibolo allucinatorio del potente "Solidarietà! Solidarietà! Solidarietà" è una chicca di cui renderemo grazie all'autore della comunità italoamericana.
Kennedy dietro l'ipotizzata cacciata di Castro per la riconquista dei casinò habaneri (Mossad non citato). Poi il ruolo attivo della mafia nel gioco elettorale. Export italiano docg. Insomma, sotto i proiettili e i morti ammazzati, Scorsese non dimentica mai di usare un obiettivo da microscopio per lo sporco irraggiungibile. Qualcosa di trop macchiettistico nel sindacalista di Pacino? Non ho conosciuto Jimmy Hoffa.
I personaggi hanno il loro libro scritto in faccia. Sulla pelle calante dell'irlandese un perenne dubbio: cosa stiamo facendo? A chi la raccontiamo? Turbinio di mafiosi, boss, sindacalisti avidi e collusi, tutti religiosamente fedeli alla missione giuntagli dall'alto. "Tony? Quale Tony?" Lui. "Siamo tutti amici di Frank, stasera". Ombre cupe sulla Repubblica Federale degli Stati Uniti d'America...
Pellicola al maschile, ché è tutta nostra questa folle brama, nemmeo una donna (sarà l'età). Operazione da 20 Producers che non intacca la qualità, anzi, dell'ottimo soggetto-saggio, lungo il malinconico flashback d'una vita. Racconto anagrafico che, maturamente, dispiega bene l'affanno del sangue. Lasciamo la porta aperta, entra la solitudine.
Pellicola al maschile, ché è tutta nostra questa folle brama, nemmeo una donna (sarà l'età). Operazione da 20 Producers che non intacca la qualità, anzi, dell'ottimo soggetto-saggio, lungo il malinconico flashback d'una vita. Racconto anagrafico che, maturamente, dispiega bene l'affanno del sangue. Lasciamo la porta aperta, entra la solitudine.
(depa)
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