Come già visto, un'altra immensa firma cinematografica a scrivere Western. Raoul Walsh. Il regista newyorkese, nel 1953, diresse "Duello all'ultimo sangue" (t.o. "Gun Fury", conosciuto anche come "Il suo onore gridava vendetta"), portando a casa il risultato non certo rivoluzionando gli schemi del genere, né la squadra di attori vincenti. Ma senza alcuna distrazione.
La casa di produzione Columbia presenta i connazionali Rock Hudson (1925-1985), Donna Reed (1921-1986) e Philip Carey (1925-2009), da presentare addirittura in "3Dimension". Ma nella sceneggiatura di Irving Wallace che rielaborò il soggetto del 1952 di fratelli e sorelle Granger, col "Color by Technicolor", c'è anche Lee Marvin.
A rotta di collo sulla diligenza! Chiacchierando di celebri banditi e rapinatori del "West", tanto la guerra è finita, tempo di riunioni. Rock non lo fai fuori facilmente, il suo marito inseguirà la vendetta. Tra la codardia dei paesani e lo sfoggio di tinte sfavillanti, uno deciso c'è: un indiano pellerossa può dare sostegno. Utile anche una ex imbufalita.
Regia spigliata, con gli oggetti scagliabili in camera, pel massimo coinvolgimento dello spettatore, col 3D e un intreccio classico che va bene così.
(depa)
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