Fuori di guerra

Finalmente ce l'abbiamo fatta. L'ultimo appuntamento dell'oscura rassegna "Ombre elettriche", "proiezioni all'Antro" di Piazza  Cattaneo, che nei sabato sera degli ultimi mesi proponeva proiezioni davvero intriganti, ha previsto "Ni le ciel, ni la terre", del 2015. Esordio alla regia di Clément Cogitore, artista visivo francese classe 1983, è un buon film psycho-bellico: paranormale è la guerra, con la sua grammatica idiota, incomprensibile per chi è fuori da logiche di morte.
"Stazione nord a Stazione Sud". Voci radio dall'altro mondo. Nel territorio presidiato dalle truppe di morte, la vita agonizza suscitando inquietudini, terrori. Scomparse. Ambientata in Afghanistan, sul Fronte di Wakhan del titolo internazionale, è un'altra pellicola sull'alienazione militarista (ché, per fortuna, esiste anche quella). Sedici anni dopo, i soldati continuano a ballare da soli, sui ritmi notturni della loro mente. Scritto con lo sceneggiatore Thomas Bidegain (fido di J. Audiard), il film gioca con le ellissi cognitive di protagonisti e pubblico, sfruttando quella terra di nessuno che separa soldati ed esseri viventi. Nel breve ma stimolante post-visione, chi accenna alla paura dell'ignoto, del mistero, più terrificante di qualsiasi bomba (da verificare); chi vede il contrasto tra spiritualità e militarismo; chi non riesce ad eccedere in astrazioni che trovano il tempo che quando la guerra imperversa con simbolismi d'acciaio concretissimi. Grazie ai ragazzi dell'Antro per la bella serata, à la prochaine.
(depa)

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