Benni stuprato

Bella serata da Migno in sala Vecchia, filmone dei fratelli Dardenne e poi? E poi arriva un filmaccio che usurpa a pieno merito il celebre slogan fantozziano. Questo "Bar Sport" è davvero...inguardabile. E pensare che il soggetto era un piccolo goiellino italiano! Quell'omonimo libricino made in Stefano Benni che può sempre regalare qualche ora d'ottima svagata lettura...

Quindi ogni cosa era pronta; lo scrittore bolognese aveva imbadito la tavola alla perfezione: fantasia, comicità, ironia e tanta cultura popolare bolognese, con le sue usanze e le sue credenze.

Poi c'era Bisio e la combriccola, altri attori comici che di solito la pagnotta a casa la portano. Niente.
Qualcuno protrebbe pensare che il racconto di Benni non fosse facilmente trasportabile su pellicola, ma è vero? Il cinema, la macchina dei sogni, ciò che ci piace così tanto proprio perché ci ha insegnato ad andare, sì più a fondo, ma soprattutto in alto, lontano, su su nello spazio...proprio non avrebbe potuto fare nulla per dare una mano a Massimo Martinelli? Non posso crederlo.
Mi limito a descrivere ciò che successe in quella serata, sul comodo (e pericoloso) divano Migno's: poche risate, silenzio, molti momento di imbarazzo, un vaff$%&lo generale al termine.
Ma qualche poveretto se l'è visto in una sala cinematogarfica? E senza chiedere il rimborso? E allora se l'è meritato!
Orribile, lontano anni luce dal testo da cui è stato tratto. Da evitare perché, anche se si volesse semplicemente ridere, con questo film sarebbe quasi impossibile.
Non so nemmeno perché sia finito sul Cinerofum. Ah sì: così l'ultimo di Gennaio è mio, Bubu...UATAH!!
(depa)