Chi bazzica il Cinerofum sa della mia grande ammirazione per Charlie Chaplin e del percorso che ho fatto per approfondire la conoscenza di questo genio immortale della settima arte. Tuttavia "la cultura non è mai troppa", così ieri sera ho navigato un po' in internet per approfondire e, tra altre cose, mi sono imbattuto in "The Kid Auto Race at Venice" (1914), per il pubblico italiano "Charlot si distingue", che è il secondo cortometraggio di Charlie Chaplin e il primo in cui appare nei panni del personaggio del vagabondo, destinato a diventare celebre in tutto il mondo. La regia è di Henry Lehrman.
Non so però, allora, nel lontano 1914, cosa avranno pensato gli spettatori presenti in sala quando, magari tra un cinegiornale e l'altro, hanno visto spuntare questo omino, con uno strano abbigliamento e un buffo modo di camminare e gesticolare, dal lato sinistro dell'inquadratura di una gara di auto di cartone per bambini, per poi essere cacciato dal regista (Henry Lehrman) perchè impallava totalmente l'inquadratura...e poi, imperterrito e con fare un po' furtivo, rispuntare dal lato opposto e specchiarsi sorridente (col suo sorriso...) nella cinepresa per essere ovviamente ricacciato, ma a calci 'sta volta... si vedono un po' di macchine passare... e ricompare l'omino!...e così via...
Non so cosa avranno pensato, ma immagino le risate (fino alle lacrime) e so invece cosa sicuramente non avranno pensato. Nessuno in quel momento poteva neanche solo immaginare che stava assistendo ad un evento storico per il cinema: l'esordio di "Charlot".
Sette minuti di divertente storia del cinema da guardare, per esempio (eh?!), con la "ninna" tra le mani, prima di coricarsi in branda.
(Ste Bubu)
Grande Chaplin.
RispondiEliminaPrecursore dei molesti inquadrati allo stedio.
"Perché, 'zzo vuoi? Non Posso stare qui?!"
Un Paolini ante-litteram.
Grande.
Mitico Bubu per la segnalazione.