Movimento I°

Il viaggio tra le "immagini intense e impressionanti" di Ken Russell, fa tappa obbligata presso "La perdizione" (t.o. "Mahler"). Del 1974, è uno degli squassanti scorci del burrascoso autore inglese sulle musicali allucinatorie vette. Sul crinale sanità-santità; già morto, già dio. Si può continuare, a suonare.
Dalla "Gold Film", in "Technicolor", i sogni di Gustav Mahler. Striscianti liquidi dei ricordi. Il I° movimento della III° sinfonia. Gusty, bambino studioso, pronto alla missione. La fusione spirituale colla Natura, per poterla suonare. Il conte Max, l'ossessione di donna. Gli incubi, che l'hanno eternato; i fantasmi che l'hanno impallidito (la morte). Dico "solo un sogno" e irrompe la Soprano.
Infanzia e ingenuità come opposti. 1875, al Conservatorio di Vienna. L'ostacolo Cosima Wagner antisemita. Il vagone avanza tra groupies che son nulla e tutto. Il fratello pazzo, Otto. Prossima fermata: UGO! Il concerto a Valhalla, col battesimo di fuoco nazi. [altro che kasher] "Bevete latte!", ancora. "I soldi verranno", se vendi l'anima. Tanto "l'uomo è il dio di se stesso". Il finestrino scorre, le note impazzano. I bambini son cadaveri, i fiori in corone; visioni morbose, trtran trtran. Il 1904 "matto" della VI° sinfonia. [il II° tema del I° movimento vivificante d'amore] Sul train de vie di Gusty, con l'inglese Robert Powell (1944) a sudarsela sulle note dell'orchestra di Amsterdam di Bernard Haitink (classe 1929). Scroscio.
(depa)

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