Difetti cari

In sala Valéry torna Anthony Mann. Torna il suo modo di western disincantato, concreto, con la meravigliosa natura a fissar l'orrido dell'uomo. "Dove la terra scotta" (ad catzum, t.o. "Man of the West"), del 1958, è il cruccio profondo di Gary Cooper sporco di sangue dall'inizio al finale alla Anthony Mann, senza bacio.
M.G.M. che ruggisce. Link Jones è un tizio che viene da un paese un tot di miglia a Ovest. Grinte sospette, è un po' fuori dal giro. Di poche parole, Jones, altroché. Tanto, colle musiche cucite addosso da Leigh Harline (1907-1969), si viaggia pratici [non esistono vetture comode in Mann].
Girato come Mann comanda, dall'intreccio ovviamente scomodo, atipico; qui la prima parte sequestrata nell'angusta capanna ("Quella specie di giacchetta, ora, sfilatela!"), poi su, oltre il Passo. Uno scontro intimo, i duelli son contorni. I paesaggi mozzafiato non risparmiano al nostro Link parecchi, impegnativi "Che fare?". La resa dei conti col proprio passato, tocca a tutti. Comunque, ogni volta che qualcuno grida a Link "ti ammazzerò!", finisce male (quel qualcuno). "Sei nervoso?".
Affetti insopportabili, per gli uomini del West, felici solo sulle labbra (ma della cantante Julie London! 1926-2000). Ciao Link, dai che è andata.
(depa)

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