Altre volte, invece, Elena pretende fast-cinema da consumare senza leggere l'etichetta. Il canale "RaiMovie" concede il palco al regista newyorkese, classe 1960, Jeffrey Nachmanoff. Una manciata di film, tra i quali il fantascientifico, nanotecnologico, "Replicas", del 2018. Le questioni etiche sottostanti le scienze del dominio, passano in cavalleria. L'egoismo riscuote baci e carezze.
Mix di temi scabrosi, perché antiumani. Download transumanisti, clonazione e cyborgheria (un corpo interstellare da dover riesumare è quello della londinese, classe 1982, Alice Eve). Assolutamente disinteressato dei rischi di stereotipia ("Papà domani andiamo in barca a pescare?"), sfrontatamente verso la meta dell'intrattenimento, rimescolando i sensi e lasciandoli depositare in liquore zuccherato. Eppure, i tempi sarebbero marci. Di passi indietro ne abbiamo fatti se, guardando il trailer del film in rete, ci s'imbatte nel "Ministero delle Imprese e del Made in Italy" (sic sigh) che indottrina: "Oggi con l'innovazione tecnologica possiamo consentire alla chirurgia di intervenire da remoto [così non venite a rompere in ospedale], rendere più competitive le nostre imprese, migliorare la sicurezza alla guida e lanciarci...verso Nuove frontiere!". Fortunatamente, l'aspetto intrinsecamente dual-use della ricerca su cui si muovono, come avanguardie, le nefaste NBIC, viene ripetutamente smascherato (come pochi giorni fa durante l'interruzione del senato accademico genovese, da parte di studenti non così "ignoranti"). Tornando al film...
(depa)
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