Standing For

Qualche sera fa, tra i due fratelli Scott abbiamo scelto Ridley. Vuoi perché tra i due inglesi c'è un quid che separa le rispettive, non rispettabilissime, filmografie; vuoi perché la storia che il "maggiore" racconta questa volta, non viene dallo spazio, né dalla guerra, ma in paraggi tutti nostri. Dove la brama di ricchezza e fama travolge senno e dignità. Ridley Scott nel 2021 ha diretto "House of Gucci", speditamente ché lo spettacolo, ridicolo e impietoso, stava già lì.
1978, Milano. La "Gatta morta" (Elena) resa celebre dai mass-media, in-veste d'"uno sbaglio colossale". L'adescatrice Reggiani tesse la tela di molti uomini e donne ragno. Si scherza e gioca sulle canzonette nostrane. La trama va di gran carriera (...), l'eleganza sconsolata cede il passo al cronachismo. Emozioni forti per un avocando facilmente impressionabile. Per lo "smidollato" una moglie diabolica. Shakespeariana a sua volta ipnotizzata da una fattucchiera. Bere. Si autodefinisce "giusta" e, in effetti, una risata proletaria potrebbe sollevarsi. La cantante pop Lady Gaga apprezzabile nelle vesti della Maria Madonna Benedetta sopra le righe, e dev'essere tutto il contorno (glamour sta per idiota? Ah per ricco). Istruttivo vedere per quali pagliacci è passata questa gloriosa firma italiana e parte delle nostre risorse (economiche, intellettuali, sociali). Happy End coi persiani che se la portano via.
(depa)

1 commento:

  1. Oltre e forse anche più che istruttivo, direi interessante...
    Vero é che le trame su fatti di cronaca degli anni '80 e '90 catturano sempre un po' a priori la mia attenzione, ma quella di questo film mi ha decisamente rapito. Diamo merito dunque al regista di averla sviluppata bene. Infatti "la trama va di gran carriera (...), l'eleganza sconsolata cede il passo al cronachismo" ed era la cosa giusta da fare, visto che "lo spettacolo, ridicolo e impietoso, stava già lì." Giusto depa? 😉

    RispondiElimina